Perché i videogiochi ci spingono a spendere sempre di più? I dark patterns dei negozi in-game

Mi è capitato spesso di aprire un gioco "free-to-play" e alcuni anche a pagamento e, prima ancora di iniziare a divertirmi, trovarmi davanti a shop pieni di offerte, valute strane e timer che scadono tra poche ore o giorni. All'inizio sembrano solo meccaniche curiose, ma col tempo ho iniziato a notare uno schema: ogni scelta è pensata per farmi aprire il portafoglio, anche quando non ne avevo davvero intenzione. Così ho deciso di approfondire. E quello che ho scoperto è che esistono vere e proprie strategie psicologiche chiamate dark patterns: tecniche di design nate non per migliorare l'esperienza del giocatore, ma per spingerlo a spendere più del necessario e ho deciso di parlarne facendo una piccola lista dei metodi.
Prima di tutto, Cosa sono i Dark Patterns?
I dark patterns sono elementi di design dell'interfaccia utente (UI) e dell'esperienza utente (UX) creati appositamente per indurre gli utenti a compiere azioni che potrebbero non voler fare o che vanno contro i loro interessi, come spendere più denaro, condividere più dati personali del previsto, o rimanere abbonati a un servizio. Non sono necessariamente illegali, ma sono eticamente discutibili.
1. Valute finte: la distorsione del valore
Quasi tutti i giochi usano una valuta virtuale—gemme, crediti, monete...—al posto dell'euro. È raro poter comprare un oggetto direttamente con soldi reali. Invece, devi prima cambiare denaro in una valuta fittizia.
Il trucco?
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Ti fa perdere la percezione del denaro reale: 1600 crediti non sembrano "15 euro".
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Le taglie dei pacchetti sono studiati apposta: l'oggetto costa 1600, ma puoi comprare solo pacchetti da 1000 o 2200 o più. Ti avanzano così 600 crediti che non bastano per nulla, spingendoti a comprare ancora.
Questo meccanismo induce spesso un pensiero tipo:
"Mi restano dei crediti, tanto vale fare un'altra ricarica e usarli…"
E il ciclo continua.
2. Bundle "imperdibili" e urgenza artificiale
I pacchetti "convenienza" offrono oggetti + valuta con uno sconto... almeno sulla carta. Spesso il valore originale è gonfiato, e il pacchetto è messo lì per sembrare un affare.
A peggiorare le cose, compare un conto alla rovescia, frasi tipo "offerta esclusiva per te", "solo per oggi": sono tecniche per attivare la FOMO (Fear of Missing Out), cioè la paura di perdere qualcosa.
L'urgenza è raramente reale. È lì per farti agire d'impulso, prima di pensarci bene.
3. Pass stagionali: il tempo come moneta
I pass stagionali sembrano equi: paghi una volta, ottieni ricompense giocando. Ma in pratica:
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Le ricompense migliori si trovano sempre verso la fine
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Serve molto tempo per completarlo
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Se non arrivi in fondo entro la scadenza, perdi tutto
Questo crea pressione: hai già pagato, quindi ti senti obbligato a giocare, anche se non ne hai voglia.
E se non fai in tempo? Nessun problema… puoi pagare per "saltare i livelli".
4. Progressione rallentata di proposito
All'inizio si avanza in fretta. Poi, all'improvviso, tutto rallenta: livelli che richiedono ore, missioni che diventano ripetitive. Questo non è un limite tecnico o un difetto di bilanciamento. È un modo per farti stancare e poi proporti la scorciatoia:
"Vuoi risparmiare tempo? Compra questo!"
Qui non si vende il contenuto: si vende il tempo.
5. Interfacce costruite per farti cliccare
Le schermate di acquisto sono studiate nei minimi dettagli:
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Il pulsante "acquista" è colorato e in evidenza
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I prezzi in euro sono nascosti dietro conversioni
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I pacchetti meno convenienti sono visivamente meno attraenti
Tutto è fatto per guidare l'attenzione verso ciò che conviene di più al gioco, non al giocatore.
6. Gacha: il gioco d'azzardo mascherato da gioco
I gacha games si ispirano ai distributori giapponesi di capsule (gachapon), dove si inserisce una moneta e si ottiene un oggetto casuale. Nei videogiochi, questa meccanica si traduce in sistemi in cui i giocatori spendono valuta virtuale o reale per ottenere personaggi, armi o oggetti in modo casuale.
Perché funziona?
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Effetto lotteria: l'idea di poter ottenere qualcosa di raro con un piccolo investimento stimola il desiderio di tentare la fortuna.
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Sistema di "pietà": dopo un certo numero di tentativi senza successo, il gioco garantisce una ricompensa rara, incentivando ulteriori spese.
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Eventi a tempo limitato: introducono personaggi o oggetti disponibili solo per un breve periodo, creando urgenza.
Quella di scegliere consapevolmente,
Di chiederci quanto tempo e soldi stiamo davvero investendo,
E soprattutto, di ricordarci che il gioco deve rimanere un piacere, non una spinta continua a consumare.
Conclusione: guardare sotto la superficie
Nessuna di queste tecniche è illegale, e molte sono presentate come "normali" nel mondo dei giochi online. Ma questo non significa che siano neutre. Sono strategie studiate, basate su psicologia comportamentale, pensate per influenzare decisioni inconsce.
Non serve sentirsi in colpa se ci si casca. Capita a tutti. Ma conoscere questi meccanismi ci dà una possibilità in più:
Ho voluto parlarne no per parlare male dei giochi o chi ci gioca io in primo sono amante dei videogiochi ma i giochi devono essere divertenti, non una trappola psicologica. E quando lo diventano, sta a noi decidere se vale la pena giocare... o pagare.